LE COMUNITA’ ENERGETICHE

Oggi ci troviamo in una fase di grandi trasformazioni, diviene quindi urgente ripensare al nostro esserci non come singoli individui isolati ed autocentrati, ma in un’ottica del vivere in comune, del vivere insieme.

Il nostro ambiente ci chiede di farlo e per evitare conseguenze catastrofiche è importante che ognuno di noi prenda consapevolezza e rifletta in un’ottica di condivisione e di interconnessione con l’ambiente circostante. Riconoscersi comunità è il primo passo verso un’etica di coabitazione pacifica.

Questa fase di passaggio, e nello specifico di transizione energetica rende necessario ed urgente ricostruire un nuovo modello di organizzazione sociale basato su produzione di energia proveniente da fonti rinnovabili.

Grazie al decreto Milleproroghe e alla sua conversione in legge è stato dato il via libera alle comunità energetiche rinnovabili, ossia grazie alla quale viene data la possibilità ai cittadini, alle imprese commerciali e alle associazioni, di installare impianti che producano energia proveniente da fonte rinnovabile e di autoconsumarla.

I benefici sono diversi:

  1. Sviluppo ed aggregazione a livello locale;
  2. La produzione della propria energia innesterebbe un circolo virtuoso nei consumi;

Le comunità energetiche prevedono l’installazione di impianti da fonti energetiche rinnovabili con una potenza complessiva inferiore a 200 kW, l’energia prodotta deve essere consumata sul posto oppure immagazzinata in sistemi di accumulo. 

L’impianto deve essere connesso alla rete elettrica a bassa tensione, attraverso la stessa cabina di trasformazione a media/bassa tensione da cui la comunità energetica preleva anche l’energia di rete.

Quali Sono i Vantaggi?

Si potrà beneficiare della detrazione fiscale e  

si avrà un incentivo sull’energia immessa nella rete elettrica, che verrà definito dal Gestore dei servizi energetici (Gse). 

In termini pratici cosa si deve fare?

“Il Sole” ti segue in tutte le fasi…dalla progettazione e la gestione delle pratiche amministrative alla realizzazione, monitoraggio e manutenzione dell’impianto.

Innanzitutto di individuare la rete di bassa tensione dove si è allacciati, e trovare lo spazio fisico dove installare l’impianto (tetto di un condominio, un’area degradata da recuperare). Successivamente il cittadino può preparare lo statuto di quella che sarà la comunità, in forma di associazione o cooperativa, che dovrà comunque rimanere aperta alle nuove adesioni. Infine si raccolgono le adesioni dei cittadini che si trovano all’interno dell’area individuata e si dovrà definire il soggetto che installerà l’impianto con la detrazione fiscale.

Il fulcro della transizione energetica è il concetto di PROSUMERS.

Il prosumers produce l’energia che usa, la accumula e la scambia con la rete, riducendo quindi le spese per comprarla, l’inquinamento per trasportarla e stoccarla.

Ora di fatto i prosumers sono riconosciuti giuridicamente cosa fino a qualche tempo fa vietata. Questa è una potenziale rivoluzione perché può scardinare quel rapporto di dipendenza dai grandi produttori di energia. 

Grazie al superbonus del 110% potranno nascere veramente molte comunità energetiche e dare una svolta vera e propria al mondo della GREEN ECONOMY. 

Articolo di Sara Figaroli