Incentivo fotovoltaico 2019, il Decreto FER è ufficiale

Grande opportunità per riqualificare i tetti in amianto, per i nuovi impianti e per chi ha un forte autoconsumo : riaperte le porte degli incentivi per il fotovoltaico.
Aggiornamento del 10 Agosto 2019: E’ stata finalmente pubblicata in Gazzetta Ufficiale la tanto attesa legge del cosiddetto Decreto FER Ecco i principali vantaggi legati a questa nuova legge: 

Chi?
Possono accedere tutti i nuovi impianti sopra i 20 kW, purché non si collochino su terreno agricolo. Il decreto non si sovrappone alla detrazione IRPEF del 50%.

Cosa?
L’energia immessa in rete con tariffa “onnicomprensiva” per 20 anni. Pertanto, nulla sarà dovuto per l’energia che si autoconsuma, né si deve interpretare la tariffa come “premio” oltre al valore dell’energia. Solo gli impianti su edificio fino a 100 kW che autoconsumino almeno il 40% dell’energia prodotta hanno diritto ad un premio di 1 cent/kWh sull’energia autoconsumata.

Quando?
La prima finestra per presentare la domanda si aprirà il 30 settembre 2019 per 30 giorni. Il GSE pubblicherà la graduatoria degli ammessi dopo 90 giorni (a fine gennaio 2020). Ci saranno poi ulteriori sessioni a maggio e a settembre con le stesse modalità dei 30 giorni per presentare domanda.
Sono previsti 7 bandi per la partecipazione ai Registri o alle Aste.

Quanto?
Le tariffe offerte sono:

·         10,5 cent/kWh fino a 100 kW

·         9 cent/kWh fino a 1 MW

·         7 cent/kWh oltre 1 MW

Nel caso che l’impianto venga realizzato contestualmente alla rimozione dell’eternit, c’è un premio di 1,2 cent/kWh, fino a 1 MW, su tutta l’energia prodotta, anche quella autoconsumata.

Attraverso il meccanismo del ribasso si potrà, eventualmente, offrire allo Stato uno sconto.
Quali sono i criteri utilizzati per ricevere l’incentivo?

Se per gli impianti sopra il MW quasi tutto si giocherà sul valore del ribasso offerto, per gli impianti sotto 1 MW i criteri fondamentali sono invece 3:

1.      Impianti realizzati su tetti in eternit: priorità a quelli su edifici pubblici, scuole, ospedali ed edifici aperti al pubblico. Questi impianti hanno 100 MW riservati alla prima asta.

2.      Impianti su cave dismesse, siti contaminati, ecc: occorrerà però arrivare di fronte GSE con tutti i permessi acquisiti… Questi impianti avranno 45 MW riservati alla prima asta.
Per le cave è stato precisato che i siti idonei sono: “cave non suscettibili di ulteriore sfruttamento estrattivo per le quali l’autorità competente al rilascio dell’autorizzazione abbia attestato l’avvenuto completamento delle attività di recupero e ripristino ambientale previste nel titolo autorizzatorio nel rispetto delle norme regionali vigenti”. Pertanto già ripristinate.

3.      In entrambi i casi, il secondo criterio che verrà considerato solo se il primo non sarà sufficiente, è la presenza di colonnine di ricarica per auto elettriche. Ad esempio, qualora ci fossero più di 100 MW di impianti su tetti in eternit: prima entreranno tutti gli impianti su edifici pubblici, scuole, ospedali e solo in seguito i capannoni industriali.

Importante : con gli attuali prezzi dei moduli e degli impianti di medie e grandi dimensioni, decreto o non decreto, il fotovoltaico è già la fonte di energia più economica rispetto a qualsiasi contratto di fornitura con qualsiasi operatore del mercato elettrico.